Timpa di Ciamparella

Il famoso monolite della Timpa di Ciamparella che da tempo immemore scruta l’orizzonte e che nella mia immaginazione mi piace associare al volto del Marchese.
Non ci sono notizie su come quel masso sia finito lì e come abbia fatto a resistere in piedi per secoli ma, guardandolo bene, sembrerebbe proprio una sorta di Moai nostrano che, come quelli dell’Isola di Pasqua, voleva forse ammonire il viandante.
Potrebbe altresì essere una sorta di monumento voluto proprio dal Marchese per celebrare la sua grandezza, un po’ come successe per i Presidenti degli Stati Uniti d’America che vennero riprodotti nella roccia del Monte Rushmore.
Probabilmente non lo sapremo mai e non ci resta che favoleggiare sulle sue misteriose origini.
Poco discosta da questo masso si trova una fenditura nella roccia che rappresenta una nuova sfida per gli appassionati di speleologia: si tratta di una presa d’aria del celeberrimo passaggio segreto che dal Castello doveva condurre al fiume Sinni rappresentando l’unica via di fuga per i Signori in caso di assedio.
Fonte: “Episcopia, Storia e Storie” di Alberto Maria Viceconte – 2019 © Tutti i diritti riservati al Comune di Episcopia.
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